Villa Rendano
Fondazione Attilio e Elena Giuliani
Sede operativa della Fondazione Attilio e Elena Giuliani, Villa Rendano fu edificata quando, nel 1887, Domenico Rendano “filandiere e possidente” acquistò un «caseggiato ad uso di filanda (…) nonché una casa baraccata composta di più piani al fine di sistemare stabilmente la sua speculazione di produzione serica» . Essa assunse l’attuale aspetto nel 1890-91 e nel ’93 fu inaugurata come sontuoso “Palazzo e stabilimento Rendano”. Abitata dal pianista Alfonso, cui dopo qualche decennio fu intitolato il Teatro Comunale per eternare le sue doti di compositore, pianista, docente nonché inventore del terzo pedale del pianoforte, essa esprime nella sua mole architettonica, nel comparto decorativo e in quel cesto traboccante di fiori che si impone al centro della balaustra di copertura, l’agiatezza e le aspirazioni di fortuna che i proprietari intendevano manifestare alla città e fu inaugurata con un sontuoso banchetto indetto in occasione della sosta a Cosenza di Bonaventura Zumbini, illustre critico letterario, presidente dell’Accademia cosentina e docente dell’Università di Napoli. Grazie ad un atto donativo del mecenate Sergio Giuliani, Villa Rendano, da abitazione privata, è divenuta sede della Fondazione Giuliani (2013) assurgendo a casa dei cittadini, luogo di iniziative convegnistiche, culturali, teatrali fino all’inaugurazione del Museo multimediale Consentia Itinera avvenuta nel novembre 2017. Istituito come progetto identitario volto a riposizionare la storia della città nel cuore dei suoi abitanti ed a presentarla orgogliosamente ai viaggiatori esterni, il Museo è divenuto negli anni luogo permanente di narrazione degli elementi valoriali del territorio attraverso il connubio tra ricerca scientifica e tecnologie digitali ed ha costruito solide relazioni con soggetti istituzionali tanto di prossimità quanto di ambito nazionale. La rivoluzione attuata dal Museo Consentia Itinera, socio ICOM accreditato al Sistema Museale Nazionale, è dunque quella di aver voluto attivare una relazione diretta tra comunità ed eredità -nella fattispecie quella del centro storico di Cosenza- a partire dal digitale stimolando la partecipazione attiva in conformità con i principi della Convenzione di Faro. Pur non possedendo, difatti, una raccolta di beni materiali, il Museo di Villa Rendano si prefigge quotidianamente l’obiettivo di stimolare una riflessione e un atteggiamento protettivo dei cittadini nei confronti della città nonché una sua conoscenza più organica e approfondita da parte dei visitatori esterni attraverso mostre digitali, attività laboratoriali ed esperienziali, convegni, cicli seminariali, iniziative formative ecc. Ben 5 le mostre multimediali fruibili all’interno: 1. Consentia Itinera. Percorsi multimediali nella storia della città di Cosenza (percorso immersivo che si snoda in 7 stanze ed è volto a restituire la periodizzazione storica della città tramite un racconto, empatico e coinvolgente, ancorato agli studi specialistici sul patrimonio); 2. Genius Loci. Un viaggio nel cuore del centro storico di Cosenza (un percorso di carattere topologico che nel presentare i luoghi dell’antica Cosenza, affronta la situazione del centro storico stimolando la parte più reattiva dei cittadini ad una sua concreta ripresa). Il percorso è stato collegato al progetto PCTO destinato alle scuole superiori che vede collaborare con la Fondazione Giuliani il Comando TPC dei Carabinieri di Cosenza e i direttori dei Musei della città; 3. Jurassic Experience (un percorso “fuori tema” che tuttavia attrae le famiglie e risponde alle esigenze curricolari 4. MMXXII – 800 Cattedrale di Cosenza (un percorso realizzato per celebrare gli 800 anni dalla consacrazione della Cattedrale di Cosenza con un affondo sulla sua storia architettonica e artisticain 3D); 5. Urania. Scienza e cultura (un percorso sulla storia delle scoperte scientifiche e delle invenzioni dell’uomo realizzato con la straordinaria collaborazione del Museo Galileo di Firenze.