Palazzo Cucchiari

Terminato nel 1881 dall’architetto Leandro Caselli, l’edificio si contraddistingue per uno stile semplice e rigoroso sposando la linearità in voga all’epoca e che ritroviamo negli altri edifici realizzati a Carrara dal Caselli come Palazzo Binelli, le Scuole Aurelio Saffi, la caserma Dogali, il Politeama Verdi, il Cimitero di Marcognanoe Piazza d’Armi.

Palazzo Cucchiari é costruito su un lotto rettangolare, che comprende un cortile giardino, e consta di quattro piani fuori terra.
All’interno del Palazzo sono da osservare i pavimenti delle sale realizzate secondo la tradizione del mosaico veneziano e gli affreschi che decorano le stanze principli realizzati presumibilmente da maestranze locali. Dal pian terreno, sfruttando come punto di osservazione il centro del vano scala si può godere di una prospettiva verticale quasi ipnotica, un effetto visivo reso tale dalle severe geometrie che accompagnano la vista delle tre rampe di gradini a sbalzo che conducono sino all’ultimo piano dell’edificio affrescato con disegni geometrici e floreali.

Nell’ambito di una promenade architecturale, sono significativi il piano delle cantine e l’ultimo piano, con scala a una rampa che porta a una sorta di altana belvedere.

Il piano delle cantine è scandito da pilastri (fulcri) di matrice antonelliana; gli elementi verticali sono costruiti nel tradizionale sistema dei corsi alternati, con strati di pietre e di mattoni; le volte a vela sono anch’esse di matrice antonelliana e presentano un interessante collegamento tra le volte e gli archi.

L’ultimo piano (quarto fuori terra) è un sottotetto praticabile, grazie al fatto di aver volte a botte inclinate che sostengono il tetto, secondo scelte tecnologiche  tipiche di Crescentino e Leandro Caselli; una scala a rampa singola porta a una sorta di altana belvedere, che consente una visione del panorama urbano di Carrara.

Palazzo Cucchiari dal 1891 fu la residenza della famiglia del cavalier Giovan Battista Cucchiari fino al sopraggiungere della crisi marmifera del 1930, quando a causa del fallimento che travolse le attività di famiglia, il Palazzo venne ceduto e trasformato in sede dell’Istituto di Previdenza Sociale per poi trasformarsi, nel secondo dopoguerra, in un istituto scolastico superiore.

Oggi a conclusione di un lungo lavoro di restauro ospita la sede della Fondazione Giorgio Conti e, oltre essere una sede espositiva e luogo di appuntamenti musicali, è anche una testimonianza di quello che fu il diciannovesimo secolo per Carrara e per l’Italia unita.