Banca Popolare di Sondrio

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L’impegno per la promozione culturale della Banca Popolare di Sondrio – sorta nel 1871 e cresciuta nelle valli dell’Adda e della Mera – si è fondato sull’ascolto del territorio ove ha “piedi, cuore e testa”, con lo scopo di valorizzarne i molteplici aspetti naturalistici e le risorse a disposizione della creatività dell’operare umano. Conseguentemente, la vita e la cultura di un “distretto” qual è la provincia di Sondrio, da sempre punto nodale nella rete di rapporti con il resto d’Italia e d’Europa anche in tempi in cui grevi erano gli interscambi, hanno trovato congeniale e concreta manifestazione in una rinnovata “circolazione culturale” svolta dalla Banca, che dalla propria terra di origine attinge le energie – non solo finanziarie – per alimentare l’ininterrotto dialogo avviato con le comunità di cui è espressione.

In tal senso, la Banca svolge un fondamentale ruolo di intermediatore non tanto a favore della cultura del territorio, quanto per la circolazione della cultura nel territorio. Valido strumento è, dal 1971, la realizzazione di conferenze e convegni di assoluto livello culturale. Autorevoli esponenti del mondo della politica, dell’economia, della cultura, della letteratura, del giornalismo, dello sport e dello spettacolo si sono succeduti nella sala Fabio Besta della sede e direzione generale.

Tale dialogo ha trovato, nel corso degli anni, anche significative espressioni improntate a un vero e proprio spirito mecenatesco, quale l’iniziativa del 1961, allorquando furono convocati alcuni fra i maggiori artisti italiani – Sassu, Migneco, Morlotti, Spilimbergo, Cantatore, Tomea, Cassinari, tanto per citarne alcuni – a “dipingere” la Valtellina, per realizzare, all’interno della banca, una preziosa pinacoteca moderna dedicata al paesaggio locale e di cui, nello stesso anno, usciva il catalogo 14 pittori in Valtellina e Valchiavenna. Alla valorizzazione e alla divulgazione del patrimonio artistico della BPS, cresciuto considerevolmente negli anni insieme con la Banca, si riconduce una particolare iniziativa che nasce nel 2004: Popsoarte (www.popsoarte.it), premiato come uno dei migliori siti d’arte italiani.

L’attività culturale della Banca Popolare di Sondrio trova il suo più importante e significativo esempio di straordinaria continuità e coerenza nella pubblicazione che ne costituisce, probabilmente, il fiore all’occhiello: il “Notiziario” (https://nonsolobanca.popso.it/notiziario), che nel 2023 compie mezzo secolo di vita. Con regolarità quadrimestrale e ininterrotta fedeltà all’immagine e allo spirito originari, il periodico scandisce dal 1973 la vita dell’Istituto, ma rappresenta molto più di una semplice rivista aziendale. Ne sono prova la diffusione che supera i confini nazionali e gli oltre centomila lettori, che non mancano di apprezzare gli autorevoli testi – i cui contenuti spaziano dall’economia alla cultura, dall’attualità alla storia – e il ricco corredo iconografico. La costante collaborazione delle più prestigiose firme del giornalismo e della pubblicistica italiana fanno del “Notiziario della Banca Popolare di Sondrio” un periodico di qualità, che rappresenta un piccolo ma significativo osservatorio della società attuale, delle sue trasformazioni, dei suoi problemi e delle sue inquietudini. Lo dimostrano i due premi ricevuti nel 1999, il “Premio Città di Cento alla stampa locale” e il prestigioso Guggenheim “Impresa e cultura”, assegnato alla BPS per l’attività di valorizzazione culturale del territorio.

Ma l’iniziativa di più ampio respiro e rilievo, verso cui confluiscono e si integrano tali molteplici e variegate attività culturali, è rappresentata dalla realizzazione di una biblioteca di pubblica fruizione, inaugurata nell’ottobre 2007 alla presenza dell’allora Ministro della Pubblica Istruzione, onorevole Giuseppe Fioroni. Intitolata all’illustre valtellinese Luigi Credaro (1860-1939), pedagogista, deputato, senatore e Ministro della Pubblica Istruzione dal 1910 al 1914, la biblioteca (www.popso.bibliotecacredaro.it) trova la sua ragion d’essere nell’esigenza e nella volontà di rendere fruibile un ingente e prezioso patrimonio documentario e librario, posseduto dalla Banca Popolare di Sondrio grazie ad alcune cospicue donazioni a opera di clienti e soci e, soprattutto, in seguito all’acquisizione, nel 1996di un importante e ricco epistolario dell’economista e sociologo Vilfredo Pareto cui, nel corso degli anni, si sono aggiunti molti altri archivi culturali di interesse locale e nazionale.