di Maddalena Libertini
Venerdì 27 settembre saranno assegnati a Milano i riconoscimenti della seconda edizione di ALF Premi cinema al femminile. Firmato un protocollo d’intesa con FEduF per contrastare la disparità salariale e la dipendenza economica.
Un premio per dare risalto alle voci femminili in campo cinematografico come primo passo per creare una rete di incontri, dibattiti, valorizzazione e formazione di professionalità femminili in senso più vasto: in ambito editoriale, nell’informazione e nella politica e così via. Questa l’idea che muove ALF, Premi cinema al femminile, manifestazione biennale e internazionale nata nel 2022 per promuovere le donne del cinema, dell’audiovisivo e ADV attraverso la formazione, l’apertura di bandi, attività di networking e l’istituzione di premi a loro dedicati. Venerdì 27 settembre a Milano alla Fabbrica del Vapore si svolgerà la cerimonia di premiazione della seconda edizione in cui verranno assegnati i riconoscimenti Miglior Film Europeo al Femminile, Donne Sceneggiatrici, Donne Registe ADV per la miglior regia femminile nell’industria pubblicitaria, ADV e dei formati digitali. A seguire verrà proiettato il film “Houria” di Mounia Meddour.
Sono molti gli ambiti della creatività in cui si sta provando a riequilibrare lo spazio per le donne: in fotografia da anni è emersa la necessità di un female gaze mentre in arte, sempre più ricerche ed esposizioni sono dedicate ad artiste che hanno faticato a farsi largo nel mercato per ragioni di genere e non di talento. Nel cinema premi e riconoscimenti internazionali stanno cercando di tenere conto di una maggiore parità nell’assegnazione dei titoli mentre produzioni e network sono più attenti allo scouting di registe e sceneggiatrice. L’immaginario si costruisce attraverso le storie, scritte e visuali, e il potenziale narrativo delle diverse forme d’arte può a contribuire leggere il mondo in modi alternativi da quelli prevalenti e a immaginare e poi costruire un futuro migliore, più inclusivo e sostenibile.
La strada è ancora lunga e ha bisogno di essere consolidata, soprattutto nella prassi professionale quotidiana. Ricorda per esempio ALF che, secondo l’Annual Seminar on Gender Equality & Inclusivity in the Film Industry Policies, solo il 34% delle registe/sceneggiatrici italiane firma i prodotti del mercato.
Parafrasando il titolo del saggio di Virginia Wolf “Una stanza tutta per sé”, il comunicato stampa di ALF dichiara: “ALF non vuole ‘Uno schermo tutto per noi’, ma propone un dialogo sulla presenza, rappresentazione, qualità dei ruoli e delle storie delle donne nel cinema e audiovisivo. ALF vuole lavorare premiando, e così raccontando, la presenza delle donne nel cinema, dando loro visibilità e sottolineandone i meriti, contribuire cioè a un accesso alle risorse più equo e redistribuito tra professioniste e professionisti”. Per dare concretezza a questi obiettivi ALF e FEduF hanno attivato un protocollo di intesa collegato al Premio Donne Registe ADV “perché la dipendenza economica e/o la disparità salariale sono il germe di ogni discriminazione all’interno di una società che vorrebbe dirsi sana”. Tra i progetti in cantiere c’è trovare sostegno finanziario per commissionare alla vincitrice un video sull’educazione finanziaria alle donne come valore irrinunciabile per una piena e vera parità di genere.
Premio Donne Sceneggiatrici
Sono cinque le finaliste tra le 275 partecipanti al bando che hanno inviato un soggetto e lo sviluppo di una Scena o la stesura dell’intera sceneggiatura, concorrendo al premio di 5000 euro. Nella seconda fase del premio, le finaliste sono state affiancate per tre mesi da editor per sviluppare la sceneggiatura e arrivare alla stesura del proprio lungometraggio. Al termine dell’affiancamento, le sceneggiature sono state lette e valutate da una giuria tecnica composta dallo scrittore Paolo Giordano, la regista Paola Randi, le sceneggiatrici Anna Pavignano e Monica Zapelli, le attrici Mia Benedetta e Cristiana Capotondi, la produttrice creativa Elena Canovi (Indiana Production), la produttrice Marta Donzelli, la direttrice della fotografia Daria D’Antonio, la scenografa Paola Comencini e il critico Giorgio Gosetti.
Premio Miglior Film Europeo al femminile
I 5 film finalisti sono “Houria” di Mounia Meddour; “La verità secondo Maureen K.” di Jean-Paul Salomé, coscritto con Fadette Drouard; “Misericordia” di Emma Dante; “Mon Crime” di François Ozon; “Vera” di Tizza Covi e Rainer Frimmel. Varietà di generi e degli approcci stilistici sono stati tra i criteri che hanno portato alla definizione della cinquina insieme, alla capacità dello script di portare in scena una complessità sfaccettata e non stereotipata della rappresentazione del femminile. I film finalisti verranno proiettati l’ultima settimana di settembre presso la Fabbrica del Vapore, all’interno della programmazione di “AriAnteo 2024, il cinema all’aperto a Milano!”.
In giuria: la giornalista e critica cinematografica Paola Casella, il critico cinematografico e direttore di Longtake Andrea Chimento; la presidente, Women in Film, Television & Media Italia Domizia De Rosa; lo scrittore, psichiatra e psicoanalista Vittorio Lingiardi; il critico cinematografico Paolo Mereghetti; la direttrice Festival delle Serie Tv Marina Pierri; la direttrice Festival Sguardi Altrove Patrizia Rappazzo; la giornalista Barbara Sorrentini, la presidente Uniche ma plurali ODV Valentina Torrini.
Premio registe europee ADV
Per la seconda edizione di ALF è stato istituito un nuovo riconoscimento internazionale dedicato all’industria pubblicitaria, ADV e formati digitali, un settore in cui in Italia la presenza femminile è molto bassa: c’è solo una donna regista su 5, in linea con la media europea ma, purtroppo, nel nostro paese le vengono commissionati solo spot per così dire di genere (cura persone anziane, bambini, detersivi, assorbenti). Il premio mira, quindi, a dare visibilità e offrire un network internazionale alle professioniste dell’ADV.
La giuria – composta da Karim Bartoletti, Executive Producer Indiana Production; Francesco Cinquemani, produttore, regista e sceneggiatore; Angela Cossellu, direttore generale BonelliErede; Barbara Falcomer, direttore generale ValoreD; Debora Magnavacca, Executive Producer Akita FILM – ha selezionato la vincitrice tra le autrici degli spot iscritti al concorso durante il mese di giugno 2024.
I premi sono patrocinati dalla Fondazione Cineteca Italiana, dalla Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM, dall’Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo (U.N.I.T.A), da EWA (European Women’s Audiovisual Network), da Valore D (Associazione di imprese che promuove la parità di genere e una cultura inclusiva) e da Women in Film, Television & Media Italia.
Tra gli sponsor della cerimonia del 27 settembre BPER Banca (Gold sponsor), Banca Generali Private e Urban Up del Gruppo Unipol.