Fino all’11 maggio 2024, nelle due sedi di CUBO Unipol tornano i das – dialoghi artistici sperimentali con “Tempi nuovi”, il progetto site specific di Stefano Non a cura di Claudio Musso.
Ha preso il via in concomitanza con Art City Bologna, in occasione di Arte Fiera 2024, la settima edizione di das – dialoghi artistici sperimentali, la rassegna trasversale organizzata da CUBO, museo d’impresa di Unipol, dedicata ai temi della contemporaneità. A stabilire il terreno del confronto è il progetto espositivo, affidato ogni anno a un diverso esponente della New Media Art, che offre lo spunto per allargare il dialogo ad altri ambiti culturali con gli incontri del Public Program che proseguiranno fino a maggio.
Per il 2024 il compito è stato affidato Stefano Non che con “Tempi Nuovi” ha costruito un progetto articolato in due parti che si muove tra creazione artistica ed estetica tecnologica e, più in generale, su alcuni temi di ricerca propri dell’artista visivo bergamasco, come la gamification (l’accesso alla conoscenza in chiave ludica), il postumano (l’ibridazione tra corpi e intelligenze umane e quelle artificiali, animali, vegetali), la transcodifica (la necessità di traduzione tra linguaggi differenti).
Negli ultimi piani di Torre Unipol, “Menopermenougualepiù (Costruire sull’assenza del referente)” continua, infatti, l’esplorazione di Stefano Non che sta portando avanti sugli effetti culturali delle scoperte scientifiche relative ai concetti di spazio e tempo rispetto all’evoluzione dell’uomo e del pianeta. Fulcro di questa parte è l’opera video DADA 3000 I.E.: in una ambientazione ispirata a videogiochi di culto, alcuni personaggi esemplari della cultura del XX secolo, come Marie Curie, Nam June Paik e Alberto Burri, dialogano tra loro tra arte e scienza. La ripetizione dell’elemento del brick, mattone, tipica di Minecraft e che rimanda all’estetica del pixel, si ritrova anche nelle basi dei lavori plastici, le non-sculture Genesis realizzate con leghe metalliche e vernici iridescenti.
Nella sede di CUBO in Porta Europa “Giraffa con giraffine cosmiche al Museo terrestre” propone un’altra opera video, in questo caso ottenuta dal montaggio di estratti di documentari scientifici sulla vita delle giraffe. Intorno, quattro figure in lamina metallica lucente fanno pensare a un piccolo branco di giraffe, un esemplare adulto con tre cuccioli. Simbolo di sopravvivenza della specie, le giraffe sono oggi a rischio di estinzione. La citazione esplicita delle teorie darwiniane è trasferita qui in un contesto che si riferisce all’idea di museo e di musealizzazione postumana. Animali metallici avveniristici sono i visitatori di questa esposizione che mostra un video sui loro antenati. Evoluzione e futuro, vuole ricordare l’artista al pubblico, sono termini strettamente collegati, così come museo e memoria.
Quale sarà, dunque, il destino della specie umana e quale quello della Terra? Dove ci condurrà la scienza? Sarà possibile una qualche forma di immortalità dell’anima o del corpo? Dove si svolgerà prevalentemente la vita degli esseri umani? In una dimensione virtuale o reale?
Elemento complementare del progetto di Stefano Non è anche il romanzo breve, distribuito ai visitatori, T.H.E.M. Trans Homo Evolutionary Module di Sergio Giusti che racconta la testimonianza dell’ultimo uomo, il cui corpo è prigioniero di un modulo vitale e che viene studiato e venerato da esseri senzienti incorporei. La speranza potrebbe consistere nella nascita di un essere che riunisca in sé corpo e algoritmo.
Tra gli appuntamenti previsti nel ciclo di incontri quelli con Franco Farinelli, geografo, professore emerito dell’Università di Bologna e autore di “Geografia. Un’introduzione ai modelli del mondo” (Einaudi, 2003), e Guido Tonelli, il fisico che ha portato alla scoperta del bosone di Higgs, autore di “Materia. La magnifica illusione” (Feltrinelli, 2023).
Martedì 12 Marzo ore 18:00 – CUBO in Torre Unipol
Affinità – divergenze fra il geografo Farinelli e noi. Il geografo Franco Farinelli, l’artista Stefano Non e il curatore Claudio Musso cercheranno di indagare l’influenza dei modelli estetici contemporanei – internet, realtà virtuale, videogioco – sulla concezione dello spazio in un mondo in continuo cambiamento.
Martedì 9 Aprile ore 18:00 – CUBO in Torre Unipol
Affinità – divergenze fra il fisico Tonelli e noi. Il fisico del CERN Guido Tonelli, l’artista Stefano Non e il curatore Claudio Musso cercheranno di chiarire in che modo la nuova percezione della composizione della materia, indotta dalle scoperte della fisica delle particelle, influenzi gli altri campi della conoscenza e le ricerche artistiche contemporanee.