È stata presentata in occasione di miart l’ultima acquisizione di Banca Generali per la sua collezione di arte contemporanea.
Francesco Vezzoli, l’artista bresciano che ormai trent’anni fa è partito alla conquista dello star system dell’arte internazionale riuscendo a diventarne stabilmente uno dei nomi più noti, è l’ultimo in ordine di tempo a essere chiamato a entrare con un’opera nel progetto BG ArTalent di Banca Generali.
Vincenzo De Bellis, curatore di BG ArTalent e direttore Fiere e piattaforme espositive di Art Basel, ha scelto un ritratto estrapolato da uno dei progetti più noti di Vezzoli, Comizi di non-amore del 2004, prodotto per la mostra “Trilogia della Morte” alla Fondazione Prada. In quel caso, con un procedimento di contaminazione tipico della sua pratica artistica, Vezzoli aveva ibridato il riferimento sofisticato all’inchiesta documentaria Comizi d’amore (1965) di Pier Paolo Pasolini con la produzione fake di un reality show in cui si erano prestate a comparire vere figure cult del cinema e della tv come Jeanne Moreau, Antonella Lualdi, Catherine Deneuve e Marianne Faithfull. Proprio l’attrice e cantante, protagonista della Swinging London è il soggetto della stampa fotografica acquisita da Banca Generali, Comizi di non-amore – The Prequel (Contestant n. 3 – Marianne Faithfull), su cui Vezzoli ha impresso un altro dei suoi marchi di fabbrica, il ricamo di lacrime in filo metallico. Con un’operazione pop raffreddata dal bianco e nero, il volto piangente ingrandito e isolato di Marianne Faithfull è astratto dalla narrazione di una storia e diventa pura esibizione delle emozioni. Se il video del finto programma televisivo flirtava con il registro kitsch della tv commerciale, la riproduzione fotografica impreziosita dalle lacrime mantiene invece intatta un’allure glamour. Di lacrime Vezzoli riempirà tra pochi giorni anche Palazzo Correr a Venezia con la mostra che aprirà in concomitanza con la Biennale d’arte e che si intitolerà proprio “Musei delle Lacrime”. La reinvenzione di miti e icone – dal mondo classico fino a quello attuale – e la rilettura dei meccanismi mediatici di divinizzazione operate da Vezzoli si innestano nell’impossibilità tutta contemporanea di poter distinguere con piena certezza tra verità e finzione e nell’esposizione generalizzata dell’immagine personale e dei sentimenti privati. In questo senso, più che scalfire la patina della superficie alla ricerca di una presunta autenticità, si può solo continuare ad aggiungere stratificazioni per alimentare nuovi livelli di interpretazione.
De Bellis conferma che il lavoro di Vezzoli “ha sempre unito indifferentemente frammenti di cultura “alta” e “bassa”, attingendo tanto dai film hollywoodiani e dalle produzioni televisive, quanto dal cinema d’autore, la storia dell’arte, la moda e la politica contemporanea. Da oltre 25 anni indaga temi oggi più che mai attuali come l’ossessione per la fama e per la visibilità. Per questo, a 20 anni da un progetto iconico come Comizi di Non Amore, risulta significativa l’acquisizione di un’opera proveniente da quell’importantissimo ciclo per omaggiare l’incredibile capacità di Vezzoli di intercettare e anticipare temi così significativi nella società e nel momento storico in cui viviamo”.
Comizi di non-amore – The Prequel (Contestant n. 3 – Marianne Faithfull) si unisce alle altre opere che compongono la raccolta BG ArTalent, iniziata nel 2018 per valorizzare la creatività italiana nelle sue varie forme espressive. La volontà di formare una collezione accompagna quella di sostenere gli artisti italiani, individuati tra i più innovativi del panorama internazionale, tramite l’acquisizione delle loro opere e quella di dare continuità a un programma culturale. Nelle edizioni precedenti sono stati selezionati Patrizio Di Massimo, Alessandro Pessoli, Francesco Arena, Rosa Barba, Enrico David, Lara Favaretto e Linda Fregni Nagler.
Durante la settimana della Milano Art Week (8-14 aprile), di cui Banca Generali è partner per il sesto anno consecutivo, sarà possibile vedere il ritratto di Vezzoli insieme ad altre della collezione privata di Banca Generali nella sede del BG Training & Innovation Hub di via Achille Mauri 2 a Milano. Sabato 13 aprile, la banca supporta l’apertura gratuita del PAC Padiglione d’Arte Contemporanea e promuove la conferenza “Collezionare l’arte contemporanea” in GAM Galleria d’Arte Moderna.
Andrea Ragaini, Vicedirettore Generale di Banca Generali, ha dichiarato: “Nel nostro piccolo, col progetto BG ArTalent abbiamo intrapreso un percorso volto alla valorizzazione degli artisti italiani nel mondo, riportando nella nostra città alcune opere non facilmente accessibili. L’obiettivo è quello di stimolare gli spunti di riflessione e il confronto di idee che solo l’arte sa generare. Per la nostra realtà l’impegno per la cultura si unisce a quello per il sociale, non solo nella responsabilità della protezione dei patrimoni delle famiglie ma anche come paradigma di una crescita sostenibile per la collettività che passa anche da iniziative di valore come Milano Art Week che speriamo possano trovare sempre più riscontro”.