Inedite intersezioni d’arte a Bologna

Inedite intersezioni d’arte a Bologna

19 Ottobre 2023

“Crossing. Da Klimt a Basilé, da Sironi a Bauermeister” completa le iniziative organizzate per il decennale di CUBO, museo d’impresa del Gruppo Unipol. La mostra mette a confronto autori del passato e artisti contemporanei per rintracciare connessioni tematiche che risuonano nel tempo che viviamo.

 

È giusto e opportuno periodicamente voltarsi indietro a guardare il cammino percorso prima di riprendere a procedere. E lo è ancora di più quando si raggiunge una tappa importante come i dieci anni di attività. Questo ha fatto CUBO, nato nel 2013 con la missione di “condividere cultura”, che ha deciso di chiudere il 2023 con una mostra che tiene insieme passato e presente della collezione Unipol e si apre a evoluzioni future. Come spiega la curatrice di “Crossing”, Ilaria Bignotti, è anche un modo per riconsiderare le attività condotte in questo decennio: “un modo per disegnare una mappa, o meglio un atlante, di forme che sono approdate e anche salpate dai porti operosi del Museo; è un momento per porre ben saldi, sulla carta e negli spazi espositivi, le pietre miliari e i crocevia dei linguaggi artistici che CUBO ha accolto e contaminato con amorevole cura e protezione”.

Di ricercare contaminazioni possibili o più precisamente intersezioni, nessi, collegamenti si interessa quindi “Crossing. Da Klimt a Basilé, da Sironi a Bauermeister” (Bologna, 12 ottobre 2023-18 gennaio 2024): lo fa muovendosi senza vincoli cronologici nella collezione Unipol tra le opere che appartengono da più tempo alla raccolta e quelle entrate più di recente, tra quelle più antiche e quelle più contemporanee, tra quelle che adottano i media tradizionali e quelle che abitano i territori della sperimentazione. Lo fa sulla base di un principio di identità, in primo luogo della collezione stessa che è una collezione d’impresa, costituitasi inizialmente per acquisizione e fusione di nuclei diversi senza istanze di organicità ed è ora aperta, dinamica, in trasformazione; e in secondo luogo dell’impresa stessa, strutturando la selezione delle opere con una scansione tematica che rimanda all’universo valoriale Unipol.

Il percorso di visita suddiviso tra le due sedi bolognesi, CUBO in Torre Unipol e Spazio Arte in Porta Europa, è organizzato in sette sezioni: Protezione; Condivisione; Visione; Mutamento; Empatia; Confronti; Sperimentazione.

In Torre Unipol la Protezione è declinata da due fotografie di Anna Di Prospero e Tommaso Fiscaletti, mentre la Condivisione, incentrata sul ritratto femminile, tiene insieme un dipinto del XVII secolo di Jacob Ferdinand Voet con uno scatto di Matilde Piazzi del 2013 e un dittico di Vania Comoretti del 2013; in Mutamento la forma tradizionale del retablo scelta da Ettore Frani si confronta con il frame della computer grafica di Giacomo Costa e, insieme, introducono alla Visione affidata ai lavori di Ignazio Stern, Gustav Klimt, Matteo Basilé, Tania Brassesco & Lazlo Passi Norberto.

L’itinerario prosegue in Porta Europa con la Sperimentazione (con le opere di Mary Bauermeister, Francesca Pasquali, un autore della Scuola Napoletana del XVIII secolo, Alessandro Lupi); l’Empatia (Gaetano Previati e Luigi Conconi, Silvia Margaria, Angelo Marinelli, Filippo de Pisis, Quayola), e i Confronti (Mario Sironi, Giovan Battista Langetti).

Senza filtri, diversi secoli, generazioni, linguaggi, tecniche convergono in una composizione che tiene traccia delle esplorazioni condotte in questi dieci anni da CUBO e, allo stesso tempo, parla della permanenza di tematiche che ogni epoca interpreta, poi, secondo le proprie urgenze e attualità.

Per fruire della mostra e approfondirne i contenuti è stata creata una APP disponibile su Apple Store e Google Play.

 

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