di Maddalena Libertini e Flavio Padovan
Andrea Bucci, Squatters Lab, spiega il progetto di videoproiezioni che ha scenograficamente portato a compimento l’affresco della Clemenza dopo più di trecentocinquant’anni.
Intelligenza artificiale e ricerca storico-artistica si sono unite per dare vita a uno spettacolo eccezionale: vedere completati gli affreschi seicenteschi di Carlo Maratti nella volta della Sala della Clemenza a palazzo Altieri a Roma. A rendere possibile tecnologicamente questo progetto è stato un giovane collettivo artistico, Squatters Lab, giovane perché nato nel 2022 e perché composto da under 30 provenienti dall’Accademia delle Belle Arti e dalla nuova Accademia delle Belle Arti della capitale, ma con già all’attivo diversi lavori in Italia e all’estero. Squatters Lab, spiega uno dei fondatori, Andrea Bucci, ha ricevuto dalla professoressa Simonetta Prosperi Valenti Rodinò, una delle maggiori esperte di grafica e del Maratti, le immagini dei disegni preparatori che il pittore aveva predisposto per i pennacchi della volta ma che non era riuscito a realizzare e su questa base è stato impostato l’intervento di videomapping. Guarda la videointervista per conoscere i dettagli e vedere l’effetto delle proiezioni nella volta.